Trasforma la collera in creatività

Mi spengo?
Sì o no?
Continuo?
La disciplina. Continuo, ma solo per la disciplina.
Vediamo cosa ne viene fuori.
La disciplina nello scrivere pare sia quel tocco magico che ti faccia fare il salto in più. Si intende per disciplina quell’attitudine a mantenere viva la passione per la scrittura dimostrandola nello scrivere ogni benedetti giorno.
Controvoglia, controvento e controcorrente.
Sul bus, appena svegli, prima di mettersi a dormire la sera, dopo pranzo o sulla tazza del cesso, non importa dove e come, l’importante è che almeno un paio di righe, una pagina o un capitolo sia scritto. Per forza.
Per forza se vuoi fare il salto, altrimenti si può scrivere per hobby, quando si è ispirati, ma di certo non c’è tutta quella passione che arde, brucia e trasforma, no non c’è. E allora scrivo, controvoglia e controispirazione. Per forza.
Trasformare la collera in creatività.
Stavo per mandare un messaggio, un altro, con offese, a quella donna che ha alzato i tacchi e se n’è andata senza voltarsi, a quella donna che ha vissuto con me e ha riprodotto pari pari il suo schema, come con l’uomo prima.
Totale dedizione iniziale, rompere il cazzo poco dopo, far spengere la sua fiamma buttando benzina sull’altro e appena l’altro divampa, vuoi per paura, vuoi per divertimento, fare le valige e salutare così su due piedi. Il dopo è mettere condizioni e giustificazioni per poi farsi perseguitare, nutrendosi di tutto quell’amore in avanzo che l’altro non sa, a questo punto, dove mettere. Appena l’uomo prova a staccarsi, eccola tornare con qualsiasi inutile pretesto in una mano mentre nell’altra con una tanica di benzina continua  e raddoppia la dose per far divampare la fiamma da cui si nutre.
A questo punto è buffo perchè quella fiamma prova a raggiungerla in tutti i modi e lei senza pericolo di sentir freddo, la mostra come segno di forza, come una medaglietta al valore per il nuovo che verrà.
“Ma che te ne frega di lui? Adesso sto con te”
E’ uno schema banale basato su dinamiche di potere, non certo di amore, e gli schemi, si sa, sono più facili da rispettare.
Ci vuole coraggio e due palle da bowling, non di neve, per rompere gli schemi.
D’altronde anch’io ho poco di che lamentarmi perchè fino ad un certo punto con lei ho ripercorso esattamente il mio schema. Poi te ne accorgi, se hai fortuna, ne diventi consapevole, e se ti osservi un pò dopo una decina di allenamenti inizi a fare strike, non i pupazzi.
Il mio schema che ho deciso di rompere è questo. Incontrare una donna con tante potenzialità, mostrarmi come un dono del destino, promettere universi paralleli, non mantenere stati vitali abbastanza alti per fare questo, affossarmi sui problemi, tendere all’autodistruzione, perdere ogni credibilità su quella marcia in più che denotavo all’inizio, credere di non riuscire ad amare, essere lasciato e viverla come un bambino abbandonato, cazzo sì, tendere al dramma e in seguito provare a mostrarmi come un supereroe e battere la testa contro ogni dispiacere che la donna può provocarmi, la donna intendo quella donna con cui iniziavo a condividere la mia vita.
Uno schema facile, bello, che conosco, che tende alla tragedia.
Dovrei parlare con un drammaturgo, un bel progetto ne verrebbe fuori.
Trasformare la collera in creatività.
Rompo così lo schema.
Ogni volta che mi sale la collera, e di motivi ne ho parecchi, mi metto a scrivere, e porto avanti i miei svariati progetti di scrittura.
Basta messaggi, basta cazzate.
Trasformare la collera in creatività.
E a questo punto sto a braccia aperte e come da sempre, ringrazio la Luna, che è quasi piena stasera.
Guardo la Luna e mi sale la collera, mi metto a scrivere.
Faccio un esperimento basato su questa domanda: ma se faccio salire molta collera di proposito e la trasformo in creatività funziona? Vorrei provare.
La Luna e le carte in realtà mi ricordano più quella prima. Dovrei accendere un fuoco per far divampare la collera, vederlo spengere soprattutto.
‘Credere di non riuscire ad amare, essere lasciato e viverla come un bambino abbandonato’, ho già tolto uno scheletro invece di un messaggio sul cellulare.
Cambio passo? Vediamo come finisco questo scritto dovuto alla volontà di diventare un grande scrittore, pensando la disciplina come fondamentale.
Poso il quaderno, la penna, bevo un bicchiere di vino e fumo una sigaretta, esco un attimo per farmela prendere male, porto fuori il cane, c’è una Luna enorme e darò fuoco a un bastoncino ma solo per vederlo spengere, poi torno e scrivo.
Non so, il mio cane mi ha ringhiato, non lo faccio questo esperimento.
Effettivamente voglio romperlo questo schema non alimentarlo.
Basta poco per capire che le cose, quelle banali sembrano le più difficili. Mi fumo la sigaretta. Trasformo la collera in creatività:

C’era uno stagno, squallido, sporco, con il fango sui bordi. Una ragazza costruiva barche con foglie secche, intrecciando rami secchi, usando quel fango come collante. Mandava quelle barche in avan scoperta all’interno dello stagno.
Durante una delle sue solite passeggiate lì intorno notò un fiore, colorato e lo colse.
Lo strinse così forte che lo soffocò fino al punto di farlo morire allora lo sminuzzò e lo inghiottì.
Sarebbe bastato poco a quel fiore per crescere bene, un pò d’acqua, un pò di attenzioni, un pò di sole.
Lei non lo seppe mai, ma quel fiore, anche se morto, oramai, gliene era riconoscente per sempre per averlo portato via da quel putrido stagno.
La morte per la nuova vita, come il bruco e la farfalla.

L’esperimento è riuscito, mi è bastato chiudere gli occhi e pensare a quando venne a lasciarmi con un succhiotto sul collo del suo vecchio uomo che tanto odiava e tanto offendeva. Ma non è per fare il bambino abbandonato adesso.
E’ solo per rompere gli schemi. I miei.
Ti aspetto a braccia aperte adesso, un’altra donna, che non mi coglierà da un putrido stagno ma dai giardini del Paradiso.
Così trasformo la collera in creatività.
Luce.

4 thoughts on “Trasforma la collera in creatività

  1. Sono molto orgoglioso di te! E comunque trasmuta, non trasformare, l’etimo è differente. Un processo alchemico, non logico matematico o fisico. Il bruco si trasforma (cambia forma), la rabbia si trasmuta, poichè in realtà non cambia la rabbia (che non ha forma), ma cambi tu.. A presto broder!

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